lunedì 6 febbraio 2012

Hugo Cabret di Martin Scorsese


Martin Scorsese nella sua lunga carriera ci ha abituato ad un genere di film che si discostano totalmente dal suo ultimo lavoro. Se penso a Quei bravi ragazzi, a Casinò, a Toro scatenato non posso pensare che sia lo stesso regista di Hugo Cabret.
Ovviamente il regista americano ha tutto il diritto di cambiare genere e fare quello che vuole però sarebbe stato bello vedere un film più robusto e meno blando nonostante le bellissime immagini. Quello che mi ha deluso maggiormente di questo film è il poco trasporto emotivo che provoca e che invece mi sarei aspettato da un film come questo. Quello che rimane è un film alla Spielberg senza l'occhio e lo spirito di Spielberg.
Ci sono alcuni guizzi registici e anche l'uso del 3D è notevole però manca quello che maggiormente ho sempre apprezzato in Scorsese. Mancano le emozioni che arrivano con i suoi film dove in gioco c'è la moralità dei protagonisti.
Hugo Cabret non è un film brutto, sia chiaro, è un film ben confezionato con bravi attori ma senza anima e ce ne vuole a fare un film senza anima quando si parla della storia del cinema e si parla di George Méliès. La ricostruzione dei film di Méliès, ad esempio, è più una ricostruzione da Luna Park che una ricreazione dell'illusione. Niente da fare l'emozione è assente.
Il progetto in sé poteva essere interessante. Un film 3D per celebrare uno dei cineasti più innovativi del cinema è una buona idea, in linea con il suo cinema. Anche fare un film per famiglie ha una sua coerenza perché sono i bambini che si perdono nel racconto e nell'illusione della fiaba cinematografica. Ben venga questo film solo per un motivo, potrebbe far conoscere il cinema delle origini alle nuove generazioni e magari chissà qualcuno tra loro potrebbe essere il nuovo Scorsese o il nuovo Méliès.

Approfitto di questo post e di questo film per ricordare George Méliès con uno dei suoi film più famosi "Le Voyage dans la lune"

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