venerdì 14 ottobre 2011

La pelle che abito di Pedro Almodóvar

Una scena del film
La pelle che abita e' l'ultimo film di Pedro Almodóvar, un film teoricamente di genere, un thriller che segue l'altro strano thriller del regista, Gli abbracci spezzati. E' un film che rivisita il mito di Frankenstein ma che con Almodóvar prende tutta un'altra piega.

Il film e' girato con molta eleganza, il regista non lascia al caso nessuna inquadratura e nessun movimento di camera. E' un film che avvolge e seduce. Almodóvar pero' non va mai sopra le righe e nonostante in alcuni momenti possa sembrare un film di Cronenberg, rimane sempre il film di un autore che ha dato nuova vita al melo'. Il regista non e' per le scene ricche di tensione e di claustrofobia anche se a volte si respira un'aria morbosa che potrebbe a mio avviso essere anche piu' spinta.

Il film e' decisamente superiore a Gli abbracci spezzati che non mi aveva convinto del tutto per la sua storia un po' confusa. Sembra pero' che quel film sia stata la palestra per il regista per creare La pelle che abito. L'impressione e' che con il precedente film il regista abbia sperimentato alcune idee meglio concretizzate in quest'ultima pellicola. 

Il corpo, la pelle come identita' e come inganno, la vendetta e l'amore folle sono le tematiche principali del film, illustrate da Almodóvar attraverso citazioni artistiche, come le bellissime sculture di Louise Bourgeois o i quadri che adornano la bellissima casa del protagonista.

La pelle che abito, nonostante le apparenze, e' un film di Almodóvar perche' ritroviamo qui tutte le sue tematiche e nonostante l'eleganza della messa in scena e della regia ci ricorda in diversi momenti che e' sempre il regista spagnolo che si e' fatto conoscere con i suoi film piu' folli. Il personaggio dell'uomo tigre, alcune battute e in parte il finale lo fanno venire allo scoperto.

Nel complesso e' bel film, godibile, con una bellissima Elena Anaya e un Antonio Banderas mai fuori le righe, un thriller nella storia ma ma non nel ritmo. Per il mio gusto personale, in un film del genere manca un po' di gelida cattiveria.

Una scena del film


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