sabato 30 ottobre 2010

Edith Piaf

I film non sempre sono semplici opere visive e racconti ma spesso attraverso le loro storie e le loro musiche ci permettono di scoprire o semplicemente ci portano agli occhi e alle orecchie artisti e personaggi a cui prima non avevamo dato interesse.
Inception ed Edith Piaf. Un binomio particolare ma questo film di Christopher Nolan ha attirato il mio interesse su questa spettacolare interprete francese che nel film accompagna le immagini e i personaggi con la sua struggente Non, Je Ne Regrette Rien. La sua canzone entra nel mio ipod e per caso una sera incontro il film sulla sua vita in TV, La vie en rose di Olivier Dahan.
Il film ha tutti i difetti della maggior parte dei biopic filmici: abbastanza lungo, un tratteggio superficiale della personalità del personaggio, sottolinea disgrazie e amori e fa emergere solo sullo sfondo le doti artistiche della cantante. Le straordinarie canzoni infatti fanno solo da cornice al racconto e ma sono la reale forza di questa donna, è sufficiente guardare le sue reali esibizioni dal vivo per accorgersene. Una donna legata al palco che si esibisce fino alla fine con tutti i problemi fisici e solo quando non riuscirà più a cantare abbandonerà la vita.
Non per questo il film è tutto da buttare, ci sono dei momenti in cui il racconto si fa interessante, sopratutto quando la struttura narrativa non lineare prende il sopravvento e la narrazione diventa una serie di riflessi della vita della Piaf.
Il film poi ci mostra un'attrice straordinaria, Marion Cotillard che rapisce letteralmente lo sguardo, un'attrice che diventa la Piaf non trasformandola in macchietta. L'attrice con la sua bellezza celata ci regala l'energia e la caparbietà della cantante francese, le sue mosse, la sua postura sul palco, insomma una mimesi riuscitissima.

0 commenti: