mercoledì 12 marzo 2008

Ardecore

E' strano come a volte si scopre la musica. Si balla il tango in una fantastica serata dove la musica è anticonvenzionale e cominci ad ascoltare un brano cantato in romanesco, Sinno me moro. Conosco il brano a memoria e lo canto tutto mentre lo ballo. Ha un arrangiamento bellissimo, un tango noir lo definiscono altrove, un tango sporco, romano e low-fi. Scopro che questa bellissima versione del brano è opera degli Ardecore, un gruppo che in questi ultimi anni ha riscoperto la musica popolare romanesca e la ripropone con nuovi arrangiamenti sempre mantenendo lo spirito doloroso delle canzoni drammatiche tipiche della musica popolare romana. Hanno inciso due album Ardecore e Chimera.
Il primo è un album molto bello ed è un vero e proprio viaggio nelle canzoni romane. Si respira la Roma che deve essere stata ma raccontata con le atmosfere musicali dei nostri giorni. Ci sono i barcaroli, le madonnine, i carcerati e il Tevere.
Poi c'è Chimera, l'ultimo album. Musicalmente lo trovo migliore del precedente perché in questo caso gli Ardecore hanno avuto il coraggio di superare la tradizione e riealaborla, incidendo brani che hanno il sapore della Roma sparita ma ci sono anche inediti. Drammi e sentimenti ricchi di malinconia sono gli stessi ma il sapore è contemporaneo.
E' un progetto interessante quello degli Ardecore, diciamo che mi mancava una musica del genere, incosciamente la volevo e casualmente l'ho trovata. Volevo in qualche modo recuperare la romanità della musica cantata dalla splendida voce di Gabriella Ferri. Per quest'ultima ci vorrebbe un altro post e forse un giorno arriverà.

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