martedì 12 febbraio 2008

Into the Wild di Sean Penn


Natura accogliente e ostile. Sentimenti sinceri e artificiali. Parole scritte e narrate. Into the Wild è un film che parla di emozioni e che riesce a comunicarle allo spettatore in modo straordinario. E' un film dolce e duro, un racconto di libertà e amore.

Il protagonista è alla ricerca di se stesso e intraprende in modo ostinato un viaggio per trovarsi e per misurarsi. Una trama di questo tipo potrebbe sembrare banale ma non lo è, perché nonostante l'avventura di Alex/Chris sia raccontata in modo coinvolgente ne riusciamo comunque a cogliere i difetti, le incertezze. Riusciamo a comprendere che in fondo parte delle motivazioni che spingono il protagonista a partire sono dovute al rancore, sono dovute alla mancanza di sentimenti reali. Alex/Chris ha paura dei sentimenti dopotutto e li sottovaluta. Crede probabilmente troppo in se stesso e nelle sue capacità e alla fine si rende conto di quanto sia importante la presenza delle persone. Il racconto alla fine diventa un racconto sulla scoperta dei sentimenti dove il protagonista scopre di saper condividere la propria vita e la propria soggettività con le persone più diverse. Sono dolcissimi gli adii in questo film, adii pieni di emozione ma con poche lacrime, pochi abbracci.

Into the Wild è un film che attraverso la riscoperta della natura ci racconta la riscoperta delle persone e l'importanza di saperle ascoltare, apprezzare e amare. Una strada difficile da seguire perché siamo distratti e diffidenti. La natura e le terre selvagge sono solo un pretesto, un racconto che vuole dire altro sulla nostra contemporaneità. In modo discreto e metaforico questo film scuote moltissimo.

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