sabato 9 febbraio 2008

"The Black Saint and The Sinner Lady"


Avevo deciso di acquistare un cd jazz. Vado da Feltrinelli armato di una short list: Eric Dolphy Out of Lunch, Wayne Shorter Juju, Charles Mingus The Black Saint and The Sinner Lady. La scelta si era ristretta a questi tre nomi e titoli perché volevo sondare ancora novità nel panorama classico del Jazz. Di Dolphy mi affascina il suo polistrumentismo e il fatto che troppo spesso ho incontrato il suo nome nelle mie ricerche e letture. Di Shorter ovviamente è il suo sax, troppo legato a Coltrane per passare inosservato. Di Mingus mi incuriosice la sua personalità e il fatto che ogni suo frammento di musica che ho ascoltato mi ha rapito. Come al solito il mio personale "studio" del Jazz è guidato da strane sensazioni e impressioni. E' un puzzle guidato dalla mancanza di conoscenza teorica ma ricco della volontà di assaporare in pieno la musica.
Vorrei ascoltare tutti e 3 ma purtroppo il primo non c'è e decido di ascoltare dei frammenti degli altri 2. Forse è contrario allo spirito dell'ascoltare attento ma ascolto la loro musica sulle cuffie del negozio e mentre Shorter è coinvolgente Mingus mi rapisce e non mi fa avere dubbi.
A casa inizio ad ascoltare il disco e vengo travolto. La musica, che ancora suona nella mie orecchie, è qualcosa di straordinario. Parte dalla tradizione delle Big Band ma va oltre ed è come se racchiudesse tutto. Ogni volta vengo stupito dalla richezza della musica, di quanto possa aver detto molto così tanto tempo fa, di come le radici e le tradizioni siano rielaborate continuamente e siano dei punti di partenza per viaggi verso il futuro. L'energia dei suoni è qualcosa di indescrivibile a parole. E' amore a primo ascolto. Come al solito mi ci vorranno diversi ascolti per assaporarlo tutto e in pieno poiché la musica è ricca, è piena, in alcuni momenti è satura di suoni.
Bene sono soddisfatto, il mio istinto da inesperto non mi ha tradito, di nuovo aggiungerei. A questo punto devo cominciare a pensare che forse è giusto così. Segui l'istinto e costruisci il tuo puzzle musicale e vedrai che ogni momento di ascolto sarà soddisfacente.

"Touch my beloved's thought while her world's affluence crumbles at my feet." Dalla copertina del disco.

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