giovedì 27 dicembre 2007

Paranoid Park

Paranoid Park è un racconto sull'adolescenza. Un racconto sui sentimenti, sugli stati d'animo, sulle insicurezze e sugli atti estremi di un periodo della vita unico e pieno di tumulti interiori. Gus Van Sant sceglie di raccontare la storia di un adoloescente senza alzare la voce, in modo elegante e sobrio ma comunque doloroso. Quando lascia fissa l'inquadratura e lascia parlare la musica e i rumori di fondo è come se fosse un urlo. Usa l'omicidio/incidente come pretesto per raccontare come possa essere "estrema" l'esperienza adoloscenziale, come può essere dolorosa e ricca di decisioni difficili.
Gus Van Sant non esprime giudizi ma è dalla parte degli adolescenti o meglio cerca di dimostrare che anche i loro problemi sono realmente problemi. I loro sentimenti, le loro sofferenze sono importanti tanto quanto quelli degli adulti. Un mondo adulto indifferente e sopratutto estraneo.
Sceglie un forma narrativa frammentata, a puzzle. Immagini sovraesposte e fuori fuoco. Tutto per raccontare un mondo difficile da capire, da focalizzare e da spiegare. La musica domina su tutto, è più importante delle parole.

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