lunedì 12 novembre 2007

Fanny e Alexander...le urla nel silenzio

Ho visto Fanny e Alexander di Ingmar Bergman, un film bello e intenso che ti trascina in un mondo sospeso tra realtà, sogno, incubo e magia. Ci vorrebbe un lungo post per descrivere il film e le sue tematiche ma più di tutto mi è rimasta in mente una scena.
Mi succede molto spesso nella visione dei film che delle singole scene provocano in me una forte emozione e mi rimangono impresse nella mente. Scene che non necessariamente racchiudono il senso del film ma che hanno un impatto emotivo spiazzante. Anche in film complessi dove la trama narrativa va scandagliata fino in fondo per trarne il giusto senso, mi rimane sempre un'immagine in testa.
Nel caso di questo film è una scena legata alla morte di uno dei personaggi. Nella notte i due bambini protagonisti vengono svegliati dalle urla di una donna. Un piano straziante che risuona nella casa buia e silenziosa. I bambini si alzano e vedono tra le porte socchiuse di una camera la bara con il corpo del defunto e sempre dallo spiraglio della porta si scorge la madre che lentamente cammina su e giù lungo la stanza di fronte alla bara e piange, urla dal pianto. Sono spiazzanti e angoscianti queste urla. E' angosciante anche il contrasto tra il pianto disperato e la compostezza del corpo della donna che non si contorce dal dolore, ma si muove lentamente.
Il suono delle urla nel silenzio e nel buio costruiscono insieme alle inquadrature semi-illuminate una scena bellissima e dolorosa. Le urla mi hanno ricordato un altro bellissimo film di Bergman, Sussurri e grida. Anche lì c'erano urla di dolore che squarciavano il silenzio e il buio. Ancora ricordo quelle urla e quel film visto tanti anni fa.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

...mi manca! anzi tristemente credo che me ne manchino molti della sua cinematografia (forse tutti?)...
Dovrò rimediare con qualche bel DVD... appena potrò comprare una tv per la stanza...
Lo so, sono andato fuori traccia...
ma cmq la lettura mi ha molto incuriosito!